Tutto ciò che lega come un filo d’oro tutte le apparizioni della Madonna a Fatima, è la luce, a cominciare dalla prima apparizione dell’Angelo nella primavera del 1916, che così è narrata da Lucia… luce: “Giocavamo da qualche tempo… cominciammo a vedere una luce più bianca della neve, con l’aspetto di un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole”.

La Madonna viene descritta da Lucia, fin dalla prima apparizione del 13 maggio 1917, come una “Signora, tutta vestita di bianco, più brillante del sole e diffondeva la sua luce più chiara e intensa che un bicchiere di cristallo piena di acqua cristallina, attraversato dai raggi del sole più ardente”. Lucia, Francesco e Giacinta, erano così vicini alla Madonna da trovarsi “dentro alla luce che la circondava o che Lei diffondeva”.

 

Questa luce si identifica con Dio, perché nel pronunciare le parole: “La grazia di Dio sarà il vostro conforto”, la bianca Signora “aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, che ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella stessa luce”

La stessa cosa avvenne nella seconda apparizione il 13 giugno, quando la Signora,” aprì le mani e ci comunicò per la seconda volta il riflesso di quella luce immensa”.

E il 13 luglio la luce che proveniva sempre dalle sue mani aperte “parve penetrare la terra e vedemmo qualcosa come un mare di fuoco”. E’ la celebre visione dell’inferno. “Avete visto l’inferno…dove vanno le anime dei poveri peccatori perché non c’è chi si sacrifichi per loro…” E aggiunse: “Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame, delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”

Lucia pensò di vedere questo segno della luce straordinaria, definita dagli astronomi come un’aurora boreale, che illuminò i cieli d’Europa, nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1939.

La Madonna di Fatima è dunque una persona viva e splendente, che viene dall’aldilà… “Sono del cielo”.

Una Signora piena di luce e allo stesso tempo triste quando parla delle anime dei poveri peccatori che vanno all’inferno perché non c’è chi si sacrifichi per loro. Auspica che si convertano e non offendano più il Signore che è già molto offeso.

Piena di luce, e allo stesso tempo triste, con un Cuore trapassato come quello del Figlio, di spine. Gloriosa e sofferente allo stesso tempo, e come dice di se stessa, Madonna del Rosario.

Il 13 ottobre nell’ultima delle Apparizioni, “aprendo le mani le fece riflettere nel sole; e mentre si elevava, il riflesso della sua stessa luce continuava a proiettarsi nel sole”.

La figura della Madonna a Fatima è ritmata dal passato in quanto ricorda e medita i misteri del Rosario, i misteri della vita terrena di Cristo; dal presente perché è preoccupata per i peccati dell’umanità che offendono Dio offendono Dio e conducono alla dannazione eterna; dal futuro in quanto con la sua luce che è quella di Dio si oppone efficacemente alle forze distruttive dell’universo.