La terza parte del segreto

Nella terza parte del segreto possiamo riconoscere il secolo trascorso come il secolo dei martiri, delle sofferenze e delle persecuzioni della Chiesa, come il secolo delle guerre mondiali e di molte guerre locali che ne hanno riempito tutta la seconda metà e hanno fatto sperimentare nuove forme di crudeltà.

(Benedetto XVI)

La terza parte del segreto (le prime due parti… la visione dell’inferno,  l’annuncio di una punizione e i mezzi per evitarla: sacrificio e recita del santo Rosario), rivelata dalla vergine ai tre bambini il 13 luglio 1917, è stata scritta da Lucia su sollecitazione del vescovo di Leiria, mons.

San Giovanni Paolo II, da papa il 13 maggio 2000 in occasione della beatificazione di Francesco e Giacinta, rese pubblico il testo del segreto:-Abbiamo visto un Angelo con una spada di fuoco nella mano: scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo…l’Angelo con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza!

E vedemmo in una luce immensa che è Dio, un Vescovo vestito di bianco: abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre. Vari altri Vescovi, Sacerdoti…salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande croce.

Il Santo Padre attraversò una grande città mezza in rovina e con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, in ginocchio davanti alla grande croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono contro diversi colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono uno dopo glia altri, i Vescovi e uomini e donne di varie classi e posizioni.

Sotto i due bracci della Croce, c’erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.


Il Cuore Immacolato di Maria

Cuore nel linguaggio biblico è il centro dell’esistenza umana in cui la persona trova la sua unità e il suo orientamento interiore.

Il Cuore Immacolato di Maria, è un cuore sapiente e docile, pronto ad ogni cenno del divino volere; un cuore nuovo e mite, in cui hai scolpito la legge della nuova alleanza; un cuore semplice e puro,che ha meritato di accogliere il tuo Figlio  e di godere la visione del volto di Dio;  un cuore forte e vigilante  che ha sostenuto intrepido la spada del dolore  e ha atteso con fede l’alba della risurrezione.   Un cuore che a partire da Dio è giunto a una perfetta unità interiore.
Suor Lucia riferendosi al Cuore Immacolato, scrive: ” La Madonna, il 13 giugno 1917, mi disse che non mi avrebbe mai abbandonato e il Suo Cuore Immacolato sarebbe stato il mio rifugio e la via che mi avrebbe condotto a Dio. Poi aprì le mani facendoci penetrare nel petto il riflesso che ne usciva. Mi pare che questo riflesso ebbe come fine principale d’infondere in noi una conoscenza e un amore speciale… Da quel giorno, sentimmo nel cuore un amore più ardente verso il Cuore Immacolato di Maria”.

La Madonna a Fatima ha detto parole che accendono un raggio dolcissimo di Speranza in mezzo a tutte le vicende tristi e tenebrose, che vanno segnando di lacrime e sangue il cammino di questa povera smarrita umanità. Finalmente, ci assicura la Madonna, “il mio Cuore trionferà”. Dopo orrori, sciagure, catastrofi, scatenate sulla terra dall’umana malvagità, finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà. Cuore della madre di Dio.

Consacrarsi a Maria significa farsi aiutare da Lei ad offrire noi stessi e l’umanità a “Colui che è Santo”, infinitamente Santo; farsi aiutare da Lei, ricorrendo al suo Cuore di Madre, aperto sotto la croceall’amore verso ogni uomo, verso il mondo intero, per offrire il mondo, l’uomo, l’umanità e tutte le nazioni a Colei che è infinitamente Santo